Piero V.

Benchmark Fonera con OpenWRT

Qualche tempo fa ho scritto una guida su come installare OpenWRT sulla Fonera.

Bene, oggi ho fatto qualche Benchmark.

Visto che il segnale oscillava sempre tra il 54% e l’88%, ho flashato di nuovo la Fonera con OpenWRT 8.90.

Ho lasciato la configurazione di default tranne che ho cambiato nome della rete, ho forzato di metterla sul canale 1 e l’ho protetta con WPA2.

Come hardware ho usato una Fonera precisamente modello 2100 con la sua antenna originale, mentre sul computer ho usato una scheda Tp-link WN-651G con i driver ath5k (perciò senza le tecnologie proprietarie di Atheros).

La prova è stata effettuata tra due computer con sistema operativo Debian GNU Linux (Sid e Testing), Kernel 2.6.32-5, uno connesso alla wireless e uno connesso alla rete cablata.

Come condizioni ambientali con quello della rete cablata (computer #2) non c’è nessun problema. Al massimo c’è da dire che è una normale rete ethernet 100Mbps e che come cavi rientriamo perfettamente nello standard (un cat 5 da 2 metri per il computer e un cat 5 da 20 metri per la Fonera). La rete passa per uno switch D-Link. … [Leggi il resto]

Sincronizzazione iPod Touch su Linux

Ho scoperto che finalmente anche l’iPod Touch con firmware > 1.x può essere sincronizzato su Linux e il tutto senza dannazioni.

Così ho provato ma non riuscivo (su Debian) e ho persino aggiornato al firmware 3.1.3…

La soluzione è diversa: installate gvfs-fuse (apt-get install gvfs-fuse) e aggiungete il vostro utente al gruppo fuse (adduser tuo_utente fuse) con entrambi i comandi da root.

Terminate la sessione e rientrate e vedrete che funzionerà e gvfs monterà tutto sotto ~/.gvfs/* per esempio ~/.gvfs/Nome ipod per gli ipod e così via.

Ovviamente questa è una soluzione per gnome perché KDE non usa gvfs.

In più si risolvono i problemi dello stream vuoto aprendo i file dell’iPod.

Calendar

Ho appena scoperto dell’esistenza di un comando chiamato calendar su Linux (o almeno Debian).

Fa una lista di tutti gli eventi di una coordinata temporale.

calendar [-ab] [-A num] [-B num] [-l num] [-w num][-f calendarfile] [-t [[[cc]yy][mm]]dd]

Provateci, è molto divertente.

Ah, tanto per non fraintendere…

Non dovrebbe essere nato con questo scopo, penso che in realtà sia per usarlo con i file di calendario ed è originale di BSD (a vedere sulla manpage).

Squid come proxy trasparente

Ecco una guida su come usare il server proxy/cache in modalità trasparente con controllo di clamav e dansguardian.

Articolo rilasciato sotto licenza GNU FDL 1.3.

Le interfacce di rete usate sono eth0 come interfaccia per la rete esterna. In questo caso ha IP statico (10.0.2.15) ma può avere anche IP dinamico. La rete tra le macchine che devono essere dietro il proxy è eth1 e ha indirizzo IP statico (192.168.56.10). Se qualcuno ha confidenza con virtualbox si accorgerà che quisti sono i suoi tipici IP.

Per la guida userò debian ma qualunque distro andrà bene, basta cambiare il gestore di pacchetti.

Installiamo squid, clamav e dansguardian.

apt-get install squid clamav clamav-daemon clamav-freshclam dansguardian

Per prima cosa configuriamo squid.

Il file di configurazione l’ho preso da FaberLibertatis.org.

Spostiamo il file di configurazione originale con mv /etc/squid/squid.conf /etc/squid/squid.conf.default e ora facciamone uno noi salvandolo su /etc/squid/squid.conf

# File: squid.conf
# Autore originale Stefano Sasso (ste A dscnet PUNTO org)
# File preso da http://faberlibertatis.org/wiki/Squid_Mini_HOWTO

# TAG: http_port : la posta in cui squid resta in ascolto
http_port 192.168.56.10:3128 transparent # Cambiare col vostro IP

# TAG: visible_hostname : il nome host che verrà visto
visible_hostname proxy.miodominio.com

# TAG: cache_mgr : l'email dell'amministratore della cache
cache_mgr root@miodominio.com

# ACL: access control list : non deve tenere in cache le pagine dinamiche
acl CGI urlpath_regex cgi-bin ?
acl ASP urlpath_regex asp ?
acl PHP urlpath_regex php ?
acl JSP urlpath_regex jsp ?
no_cache deny CGI ASP PHP JSP

# TAG: cache_mem : la ram utilizzata dalla cache; per avere prestazioni ottimali
# dovrebbe essere 1/4 della ram del sistema
cache_mem 128 MB

# TAG: cache_dir : la directory dove deve venir memorizzata la cache
# il primo numero si riferisce alla dimensione della cache in Mb
cache_dir ufs /var/spool/squid 500 16 256

# TAG: cache_access_log : il file di log per gli accessi
cache_access_log /var/log/squid/access.log

# TAG: cache_log : i log della cache
cache_log /var/log/squid/cache.log

# TAG: cache_store_log : i log di storage
cache_store_log /var/log/squid/store.log

# TAG: emulate_httpd_log : scrive i log in una forma più leggibile
emulate_httpd_log on

# TAG: mime_table : il file di configurazione per i tipi MIME
mime_table /usr/share/squid/mime.conf

# TAG: dns_nameservers : i/il nostro/i DNS
dns_nameservers 127.0.0.1 192.168.0.14 192.168.0.196

# ACL generali
acl all src 0.0.0.0/0.0.0.0
acl manager proto cache_object
acl localhost src 127.0.0.0/255.255.255.0
acl SSL_ports port 443 563
acl Safe_ports 80 81 21 443 563 70 210 1025-65535
acl CONNECT method CONNECT

# ACL per l'accesso alla cache dalla/e nostra/e rete/i
acl mynet1 src 192.168.0.0/255.255.255.0 # Cambiatela con la vostra rete/netmask
#acl mynet2 src 10.0.0.0/255.0.0.0  #Eventuali altre reti
#acl mynet3 src 192.168.10.0/255.255.255.0

# Le regole per l'accesso alla cache e a internet
http_access allow localhost
http_access deny !Safe_ports
http_access deny CONNECT !SSL_ports
http_access allow mynet1
#http_access allow mynet2
#http_access allow mynet3
# Ora neghiamo tutto ciò che non è concesso esplicitamente
http_access deny all

icp_access allow localhost
icp_access allow mynet1
#icp_access allow mynet2
#icp_access allow mynet3
icp_access deny all
miss_access allow localhost
miss_access allow mynet1
#miss_access allow mynet2
#miss_access allow mynet3
miss_access deny all

# squid.conf END

ClamAV è già a posto, invece dansguardian ha bisogno di quattro modifiche. … [Leggi il resto]

Come fare uno screenshot su Linux senza dover intervenire

Può essere necessario a volte dover fare uno screenshot senza dover dare l’ok al computer.

Sembra una cavolata ma in realtà tipo l’utility di gnome gnome-screenshot non te lo lascia fare.

Basta usare imagemagick così: import -window root mio_file.ext con al posto di ext per esempio png o jpg perché il programma vi riconosce da solo in base all’esntensione il formato.

Se si vuole aggiungere un ritardo, basta usare per esempio il comando sleep: sleep 5; import -window root immagine.png