Piero V.

10 Lunghi Anni

10 Luglio 2009 è la data del primo post di questo sito.

Si chiama Cosa ho fatto, ma in realtà era partito come una specie di post programmatico per me stesso, che però alla fine non ho più cancellato e ho solamente rinominato, anche se adesso non ricordo esattamente quale fosse stato il titolo iniziale.

All’inizio, il mio fine era avere puramente un sito, e avevo passato diverso tempo a mescolare diversi software, talvolta in modo un po’ goffo, solo per il gusto di farlo. Il cuore era basato su Flatpress e dopo pochi mesi (Gennaio 2010), è rimasto solo quello e ho eliminato le altre aree. Il nucleo della piattaforma è poi restato invariato per 9 anni e mezzo, anche se col passare del tempo ci ho aggiunto e modificato diversi plugin. A volte ripenso ancora proprio a quanto siano stati osceni certi tentativi di plugin, dei veri e propri orrori della programmazione.

Lo scorrere del tempo ha cambiato la natura degli articoli: all’inizio mi capitava di usarlo come un vero e proprio web log, diario nella rete, anche se l’argomento era comunque la tecnologia.

Con gli anni ho cominciato a scriverci sempre meno, un po’ perché ho dovuto dedicare più tempo alla mia istruzione, un po’ perché cerco di puntare sulla qualità piú che sulla quantità. Cerco di fare contenuti originali, scritti al meglio delle mie capacità e che possano veramente interessare a qualcuno: mi piace l’idea di chiamarli, per questi motivi, articoli e non post. … [Leggi il resto]

Aggiornamento del sito

Come avevo già annunciato nel post in cui parlavo di Whoosh, mi sono attivato per dare una buona rinnovata al sito, e finalmente ci sono arrivato.

I cambiamenti sono stati parecchi, partendo dal nuovo dominio, passando per il nuovo software, arrivando alla nuova grafica.

Il dominio è stata una vera e proprio questione di immagine: da tanti anni sto usando PieroV come nickname su diversi servizi, volevo quindi riflettere questo cambiamento anche sul mio sito, anche perché lo username vecchio poteva portare a fraintendimenti.

Invece riguardo la grafica, fortunatamente stavo già usando una grafica liquida, con misure in percentuali, ma era ancora una grafica da anni 2000, era ora di aggiornarla 😊 . Sono passato a Bootstrap, con qualche personalizzazione ai colori, ho ridotto di molto il numero di widget e li ho messi sotto, anziché come sidebar, aumentando notevolmente l’importanza dei post veri e propri. Inoltre questo mi ha permesso di unire grafica di desktop e dispositivi mobili, anziché avere due siti diversi. … [Leggi il resto]

Compara e unisci PDF

I PDF sono dei file molto comodi da leggere, ma possono diventare un inferno da modificare.

Avendo preso l’abitudine di prenderci appunti direttamente sopra, per me diventa un bel problema quando un documento viene aggiornato, così ho deciso di fare un’applicazione web che consenta di compararli visivamente e unirli.

È ancora un po’ un proof of concept. In pratica si basa sul noto PDF.js di Mozilla: lo usa per renderizzare le varie pagine in due canvas affiancati.

La navigazione è basata tutta su JavaScript vanilla, o meglio, su ES6, quindi con i browser moderni funziona, quindi, pur non avendo provato, sono sicuro che non vada su Internet Explorer.

Quindi questo progetto mi ha permesso di mettermi alla prova con JS, per vedere se riesco ancora a fare qualcosa senza jQuery, e mi ha dato modo di imparare un po’ a usare le API HTML5 per il Drag&Drop con i file.

Invece per il drag&drop dell’elenco di pagine che verranno unite mi sono affidato alla libreria html5sortable, che però non ha altre dipendenze. Avevo cominciato a implementare anche quello, però i risultati non erano buoni e la difficoltà parecchia. Quindi per questa cosa ha avuto senso usare una libreria, che peraltro non pesa molto.

Infine, per il lato client, ho usato Bootstrap 4, giusto per dare un po’ di classe al tutto.

Per il lato server ho usato una Servlet Java: pur non piacendomi molto come tecnologia, ha il vantaggio di poter chiamare direttamente l’ottima libreria iText, che è veramente potente e versatile.

L’unico svantaggio è la viralità della sua licenza: Afferro GPL. Mi vedo quindi costretto a rilasciare il lato server sotto questa licenza, invece il lato client, da solo, per quanto mi riguarda, se la Afferro lo concede, lo potete considerare sotto licenza MIT (non sono sicuro sia possibile, però).

Per il momento è ancora allo stato embrionale, soprattutto il codice lato server, quindi per motivazioni di sicurezza non ne faccio il deploy sul mio VPS, però vi lascio volentieri il codice per il download 😊 .

Nuovo progetto: auto tablatore per chitarra

Ultimamente il tempo che posso dedicare a sperimentare e in generale nerdare è abbastanza poco, però potrò, come si suol dire, unire l’utile al dilettevole.

Infatti dovrò realizzare un progetto in C per un corso all’Università, quindi ho deciso di realizzare un’idea che mi era venuta abbastanza tempo fa, ma che avevo sempre lasciato stare: scrivere un software in grado di riconoscere che nota è stata suonata a partire dall’audio della chitarra, in realtime, quindi visualizzarlo e magari poter esportare la tablatura.

Ancora non so quante feature riuscirò/avrò tempo per implementare. Probabilmente sarà in grado di riconoscere solo note singole, in quanto gli algoritmi che permettono di riconoscere toni di una frequenza singola (comprese le armoniche, eventualmente) sono diversi da quelli che permettono il riconoscimento di accordi.

Come moduli comprenderà sicuramente un’interfaccia con la scheda audio, probabilmente basato su Libsoundio, oppure, in alternativa, su PortAudio.

L’altro modulo sarà il riconoscimento della frequenza fondamentale. Ci sono diverse soluzioni, perlopiù basate sulla trasformata di Fourier e sull’autocorrelazione. Sul secondo metodo ho già trovato un’implementazione abbastanza semplice, pulita e comprensibile. … [Leggi il resto]

GoflexNet: si va avanti

I miei progetti si sa quando iniziano ma non si sa mai quando finiscono…

È stato così anche per il GoFlexNet, di cui avevo parlato a inizio gennaio, ma finalmente sono riuscito a comprare i dischi e a dargli una sistemata.

Hardware

Benché inizialmente li avessi esclusi, alla fine ho scelto dei dischi da 3.5”: i WD Blue 5400 RPM.

La scelta dei Blue è dovuta al fatto che Western Digital ha deciso di unificare i Green e i Blue, creando i due profili Blue 7200RPM e Blue 5400RPM.

Per la scelta dell’alimentazione, anziché stagnare la linea dei 12V sul Goflex, ho comprato delle prolunghe sata e un alimentatore da 12V. Ho tagliato la linea 12V dalle prolunghe e l’ho attaccata direttamente l’alimentatore. È una fortuna che la tecnologia LED si sia diffusa parecchio nell’illuminazione, fino a qualche anno fa non si trovavano mica alimentatori da 12V e 5A a meno di 10€.

A questo punto rimaneva ancora il problema della protezione meccanica dei dischi, ovvero una scatola dove mettere il tutto. Ho recuperato lo chassis di un sistema di antifurto dismesso, ed ecco il risultato:

I dischi nel case...[Leggi il resto]