Piero V.

Komplete Audio 6 su Linux

Una vita fa avevo scritto di un software chiamato Rakarrack che permette di applicare digitalmente effetti in tempo reale a una chitarra attaccata in input al computer oppure a una traccia esistente tramite una connessione con jack.

Sono passati più di 5 anni da quando ho scritto quell’articolo, ma l’interfaccia grafica di Rakarrack è rimasta identica. Invece è cambiata la mia idea riguardo alle sue potenzialità: riconosco che è comodo ottenere con pochi click combinazioni di sonorità di grande efficacia. Inoltre dopo i miei studi sulle basi del DSP mi sono un po’ riappacificato con gli effetti digitali.

Però, il più grande cambiamento da quella volta è che adesso non attacco più la chitarra direttamente alla scheda audio, ma posso contare su una scheda audio esterna.

Su Facebook ho trovato in offerta una Komplete Audio 6 usata un paio di volte a 130€, niente male per un prodotto praticamente pari al nuovo che in negozio si trova a 230€. Da qualche tempo volevo procurarmi una scheda con almeno 4 ingressi (mono) e altrettante uscite: quella trovata soddisfa questo mio requisito e in più dispone anche di altri due canali digitali, quindi ho subito deciso di approfittare. Il prodotto gode poi di altre buone qualità, per esempio ha la phantom power, anche se a me questa non è molto utile in quanto non uso microfoni.

Il primo approccio non è stato semplice: penso che la scheda sia stata ferma parecchio tempo, oppure è stata usata solo con dei driver vecchi. Su Linux non ricordo che problemi avevo avuto, su Windows invece ho dovuto forzare il riconoscimento dell’hardware, ovvero prima ho installato i driver ufficiali, dopodiché tramite la Gestione dispositivi ho dovuto associare la scheda audio, rilevata come Dispositivo USB non riconosciuto, al driver C:\Program Files\Native Instruments\Komplete Audio 6 Driver\Inf\nika6usb.inf (il percorso dipende da quello scelto per l’installazione).

Fortunatamente questa possibilità, anche se un po’ nascosta, esiste ancora e mi ha permesso di far riconoscere la periferica e di procedere con l’aggiornamento del firmware all’ultima versione tramite la utility ufficiale (che purtroppo c’è solo per Windows e Mac), cosa che hao risolto tutti i problemi che avevo riscontrato fino a questo punto.

Anche su Linux è diventato possibile utilizzarla, senza dover installare alcunché.

Con Jack sono riuscito a scendere parecchio con la latenza, in particolare io riesco a impostare la frequenza di campionamento a 48kHz o 44,1kHz, con 128 campioni di buffer, e, soprattutto, 3 periodi. Ogni guida consiglia questo numero di periodi per usare schede audio USB e io posso confermare che anche con la Komplete Audio 6 è necessario: con Ardour soffrivo spesso di interruzioni della registrazione (i cosiddetti XRUN callback skip) e per tenere 2 periodi mi serviva un buffer di 1024 campioni. Detta in altri termini, aumentare di un periodo consente di avere una registrazione mlto più stabile e una latenza ridotta di più di 5 volte.

Tornando al tema delle differenze tra 5 anni fa e adesso, Jack è ancora utilizzato prevalentemente per applicazioni audio tipo registrazione e le applicazioni desktop di uso comune non lo supportano. Sfortunatamente PulseAudio dispone della configurazione delle sorelle della KA6, quali le Traktor, ma non di quelle della mia scheda, quindi fa un matching dei canali in un modo davvero strano. In particolare identifica sempre un canale dedicato al subwoofer, con un conseguente cut-off1 dei bassi nei canali effettivamente usati, il che è decisamente inaccettabile.

Nel forum di Ubuntu c’è una soluzione (post numero 24 e 25). Dopo averla applicata, ho riscontato un altro piccolo problema, facilmente risolvibile: una volta impostati i nuovi profili, la scheda audio sparisce dalle impostazioni audio di GNOME. La soluzione è molto semplice: basta impostare il profilo desiderato la prima volta con pavucontrol, dopodiché anche GNOME Control Center elencherà la scheda.

Con questi piccoli accorgimenti si può avere la Komplete Audio 6 perfettamente funzionante anche sui sistemi Linux e la resa è ottima, soprattutto quando si usano gli ingressi.

Quando le attacco la chitarra, non sento alcun rumore di fondo, pur avendo dei pickup single coil, e con i vari programmi sembra di essere collegati ad un vero amplificatore. In particolare per la chitarra, oltre a Rakarrack, che è ottimo per quando si deve suonare, posso suggerire anche Guitarix che va benissimo anche in fase di registrazione, in quanto, al contrario del primo, può funzionare anche come plugin LV2.

Footnotes

  1. In realtà non sono sicuro sia l’opzione predefinita di PulseAudio, sicuramente lo è nel mio sistema per utilizzare il subwoofer allegato al mio computer
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