Piero V.

Edimax EW-7811UTC e Linux

Nel precedente articolo avevo descritto un po’ la mia prima esperienza con il wireless a 5GHz su Linux.

Avevo deciso di chiedere il reso per la chiavetta che avevo comprato, ed eventualmente aspettare fino a quando non avrei trovato un prodotto migliore con prezzo inferiore alla soglia psicologica dei 20€, dovuta al fatto che non mi è così indispensabile il wireless AC.

Tuttavia ho fatto lo stesso delle ricerche e sul forum della Raspberry Pi avevo trovato che la Edimax EW-7811UTC è supportata molto bene, e consente anche la creazione di Access Point. Così, visto che costava 20,09€ su Amazon, e che avevo avuto il rimborso totale di quella vecchia, ho deciso di comprarla.

Questa mattina è arrivata e ho subito proceduto a fare alcune prove con il mio computer.

La chiavetta è basata, secondo WikiDevi, sul chip Realtek RTL8811AU. Sebbene ci siano dei driver per Linux completamente Open Source e non richiedono neppure un firmware binario, il tree ufficiale non li include. … [Leggi il resto]

Linux e WiFi a 5GHz: una regressione?

A Novembre del 2008 comprai per la prima volta in fiera dell’elettronica a Pordenone una scheda Wi-Fi PCI e provai ad utilizzarla su Linux, in particolare sul mio primo Muletto, che era dotato di Ubuntu Server 8.10. Era una Edimax con chip Ralink RT2561 o RT61.

La prima volta ebbi un po’ di difficoltà, perché c’era da compilare il driver incluso nel CD, però con le successive formattazioni e i successivi computer il tutto diventò più semplice.

In tutti questi anni il supporto alle schede wireless su Linux è aumentato parecchio e al massimo l’unica cosa che rimane da fare, e solo nelle distribuzioni più puriste come Debian, è installare il blob binario del produttore del chip.

Pensavo dunque che ormai non ci fossero più problemi nel comprare una scheda WiFi, o che al massimo verificare che Linux sia tra i sistemi operativi supportati fosse quasi una formalità. Lo pensavo, finché non mi sono interessato ai 5GHz.

Nel mio appartamento a Padova sono servito da una FTTC Fastweb e la velocità del collegamento è di quasi 100Mbit/s, però i dispositivi che si connettono in WiFi sono limitati a meno di 40Mbit/s a causa della tecnologia 802.11n a 2,4GHz. … [Leggi il resto]

GoflexNet: si va avanti

I miei progetti si sa quando iniziano ma non si sa mai quando finiscono…

È stato così anche per il GoFlexNet, di cui avevo parlato a inizio gennaio, ma finalmente sono riuscito a comprare i dischi e a dargli una sistemata.

Hardware

Benché inizialmente li avessi esclusi, alla fine ho scelto dei dischi da 3.5”: i WD Blue 5400 RPM.

La scelta dei Blue è dovuta al fatto che Western Digital ha deciso di unificare i Green e i Blue, creando i due profili Blue 7200RPM e Blue 5400RPM.

Per la scelta dell’alimentazione, anziché stagnare la linea dei 12V sul Goflex, ho comprato delle prolunghe sata e un alimentatore da 12V. Ho tagliato la linea 12V dalle prolunghe e l’ho attaccata direttamente l’alimentatore. È una fortuna che la tecnologia LED si sia diffusa parecchio nell’illuminazione, fino a qualche anno fa non si trovavano mica alimentatori da 12V e 5A a meno di 10€.

A questo punto rimaneva ancora il problema della protezione meccanica dei dischi, ovvero una scatola dove mettere il tutto. Ho recuperato lo chassis di un sistema di antifurto dismesso, ed ecco il risultato:

I dischi nel case...[Leggi il resto]

Seagate Goflex Net e OpenWRT

Buon 2016!

Per cominciare bene l’anno ho deciso di invalidare la garanzia ad un altro dispositivo: il Seagate Goflex Net.

Da parecchio tempo cercavo un NAS da configurare in RAID 1 per salvare tutti i miei dati rimanendo più tranquillo.

I prodotti disponibili in commercio però per me hanno un grande problema: il costo, specialmente se si confrontano le loro specifiche con quelle di alcune ARM board. Infatti per un po’ di tempo ho pensato anche di usare una Odroid XU-4, sia come NAS che come media player, in modo da abbattere un po’ il costo dell’investimento, tuttavia ci ho rinunciato per diversi motivi.

Così, ricominciata ancora una volta la ricerca, è comparso il Seagate Goflex Net, una docking station per due dischi SATA con Gigabit Ethernet a meno di 25€.

Il Goflex Net

In realtà le specifiche del Goflex non sono così eccezionali, anche perché la PCB riporta una data risalente a Marzo 2010.

Ha una CPU della famiglia Marvell Kirkwood (armv5te) a 1,2GHz, 128MB di RAM, una NAND da 256MB, Gigabit Ethernet, 2 porte SATA e una porta USB 2.0.

Anche il firmware integrato non è molto buono, per non dire pessimo: l’intero funzionamento della macchina dipende da un servizio cloud chiamato Pogoplug. Da lì bisogna configurare tutte le funzionalità, comprese le impostazioni di sicurezza e accesso. E l’accesso ai file da LAN non può essere fatto tramite protocolli standard (SMB o FTP o altri), ma deve essere fatto con un software client rilasciato da Pogoplug. … [Leggi il resto]

Relay Tor

Tor (ovvero The Onion Router) è un progetto il cui scopo è difendere la privacy e l’anonimato degli utenti sul web.

Fondamentalmente si basa sull’aggiunta di step intermedi tra il client e il server, il cui scopo è cambiare origine della richiesta, che dovrà attraversare almeno 3 nodi prima di arrivare a destinazione.

In questo modo il servizio vede come origine della richiesta uno dei cosiddetti exit relay di Tor e questo a sua volta vede un altro nodo Tor e diventa difficile risalire a chi ha originato la richiesta.

I nodi sono gestiti da dei volontari, e anche io adesso ne faccio parte con il mio VPS, ormai da una settimana e finalmente ho ottenuto il flag di relay stabile.

Presso il mio host è perfettamente lecito farlo, purché non si faccia da exit relay, anche perché questi ultimi hanno grosse responsabilità legali.

È importante partecipare a Tor, più la rete è estesa meglio è, poiché aumenta la velocità, si riducono le latenze, nonché il grado di anonimato, quindi se ne avete la possibilità partecipate anche voi…

E se per 2 mesi riuscirete ad avere una media di 500KiB/s il progetto vi ringrazierà donandovi una maglietta di Tor 😊 .