Ecco qua quella cazzata che non poteva mancare anche sul mio blog.

Il grande fratello esiste ¹.

La sua psicopolizia non sono i cookie (poveri biscottini… una stringa non potrebbe mai far male a nessuno), ma c’entra sempre con internet.

Ti ho svelato

Il grande fratello è… il motore di ricerca con la G! 😮

Esatto, proprio lui. Vi spia con 4 mezzi:

1. Il suo programma di pubblicità
   Con le tue ricerche o con i siti su cui vai, il motore memorizza cosa t’interessa, e poi ti mette gli annunci correlati.
   Molti hanno un’estensione per firefox con adblock che blocca i banner, ma questa non è l’ultima delle sue carte.
   Basta pensare che il motore si finanzia grazie alla pubblicità e, nel suo periodo di crisi, lo ha aiutato a risollevarsi.
2. Il suo programma di statistiche
   È un servizio per webmaster che serve per prendere le statistiche dei siti web.
   Utilizza javascript, ma riesce a raccogliere moltissimi dati.
   Io lo uso, e nel suo pannello di controllo ha anche una cartina che ti dice da dove vengono i visitatori. Tipo me mi indica come Padova. È fuori provicvia, ma ha sempre azzeccato la regione.
3. Tutti i click che voi fate durante le ricerche
   Lui archivia tutti i click che fate sul suo motore di ricerca mandandovi prima a una sua pagina, poi a quella vera.
   Normalmente non ci si accorge, ma più di una volta mi è caduta la connessione mentre ero su questa pagina.
4. Il suo browser?
   Punto di domanda.
   Questo non si sa.
   Però con il pregetto closed-source possono mettere dentro tutto il codice che vogliono, e noi lo facciamo girare.

Il fattucchiere del XXI secolo

Il motore col nome somigliante a Gogol è anche un fattucchiere.

Per sapere cosa preoccupa la gente, provate per esempio a scrivere è possibile… Vedrete i suggerimenti che vi da google e capirete cosa preoccupa la gente.

E tu che ne pensi?

Sincermanete non ne ho paura.

Tutti i siti che lo vogliate o meno archiviano ip, browser etc…

E poi io non ho nulla da nascondere.

Mi fido appieno di utilizzare la sua mail e tutti gli altri servizi.

Certo che se avete a che fare con dati importanti dovete dare ragione a Stallman: il cloud computing non vi aiuta a tenerli privati.